In breve
La tecnologia USB 2.0 è uno standard diffuso a livello globale che permette il collegamento di dispositivi tecnologici utilizzando l’incastro di un connettore maschio con una presa femmina. La versione USB 2.0 venne introdotta nell’aprile del 2000 per sostituire la versione USB 1.1. L’USB 2.0 ha la capacità nominale di trasferimento di 480 Mb al secondo, esattamente 40 volte più performante del suo predecessore.
L’USB 2.0 ha avuto una grandissima diffusione grazie ai molteplici dispositivi che sono stati immessi sul mercato, dalle chiavette di memoria agli hard disk portatili, dai telefoni cellulari a vari dispositivi da scrivania. Infatti l’USB come standard prevede anche il passaggio di corrente capace di alimentare e ricaricare i dispositivi. Non per niente differenti versioni dell’USB, la mini-USB e l’ormai standard micro-USB, sono ora diffuse come plug di ricarica universale.
L’USB 2.0, nonostante sia uno standard “ufficialmente” superato dall’USB 3.0, è ancora molto diffuso.
Lo standard USB 3.0 è stato presentato a settembre del 2007 come naturale evoluzione dell’USB 2.0. Contro i 480 Mb al secondo del suo predecessore, questo standard vanta un trasferimento dati pari a 4,8 Gb al secondo cioè 600 MB al secondo, più o meno un film in DivX di media qualità al secondo. Il connettore standard USB 3.0 rimane lo stesso caratterizzato solo dalla linguetta interna blu, con trasferimento bidirezionale anzichè monodirezionale e da una struttura differente che però permette una piena retro-compatibilità con gli standard precedenti. USB 3.0 garantisce anche il canale per il supporto elettrico dei dispositivi.
Sono stati cambiati leggermente i connettori micro-USB e i connettori USB 3.0 di tipo B. Mentre le femmine rimangono retro-compatibili, i connettori maschi non lo sono.
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