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In breve

Ulisse e Achille sono due importanti e affascinanti personaggi della mitologia greca con enormi differenze a partire dalla loro stessa natura. Ulisse, o Odisseo, è un uomo estremamente intelligente, scaltro, razionale e calcolatore: tali qualità gli permettono di fronteggiare difficoltà, avventure e capricci degli con stratagemmi e raggiri. Altra sua caratteristica che spesso lo metterà nei guai è la sua grande curiosità e la voglia di sperimentare anche ciò che agli uomini non è consentito di conoscere. Ulisse partecipa all’assedio di Troia dalla parte di Agamennone, si distingue con l’idea del cavallo di legno e vive un’incredibile e avvincente avventura nel viaggio di ritorno verso la sua terra Itaca: questa avventura è l’Odissea. Achille è invece un semidio coraggioso, orgoglioso e irritabile: combatte per conquistare la fama e la morte gloriosa come profetizzato. Disprezza la mediocrità affrontando di petto e impulsivamente le difficoltà forte di capacità sovrumane che lo rendono spesso sprezzante anche verso l’autorità costituita. Achille sarà poi ucciso da Paride, colpito a morte con una freccia nel suo unico punto debole: il tallone.
Ulisse - Differenza tra Ulisse e Achille
Un particolare del dipinto “Ulisse e le sirene” di Herbert James Draper mostra Ulisse legato e allo stesso tempo stregato dal canto delle pericolose sirene.

Ulisse, o Odisseo, è un importante personaggio della mitologia greca che compare nell’Iliade e soprattutto l’Odissea, la vera storia epica che lo riguarda.

Figlio di Laerte, Ulisse è infatti il Re di un’isola in Grecia, chiamata Itaca, che ha lasciato per seguire Agamennone alla volta della conquista della Città di Troia.

Durante l’assedio della città, Ulisse conferma tutte le sue capacità di stratega e di mente brillante, arrivando con l’astuzia dove armi e soldati stavano fallendo.

È di Ulisse, infatti, l’idea di costruire un gigantesco cavallo di legno dentro al quale nascondere un manipolo di soldati che, una volta dentro alla città l’avrebbero messa a ferro e fuoco aprendola all’esercito assediante.

La sua vera avventura, o almeno la più celebre, comincia con la fine dell’assedio e il ritorno in patria: il suo comportamento spavaldo e ingannatore fa infuriare alcuni dei che condannano Ulisse e la sua sventurata ciurma ad una fitta serie di peripezie molto celebri (il ciclope, la maga Circe, le sirene) prima di riuscire a riapprodare a Itaca irriconoscibile a tutti meno che al suo celebre cane Argo.

Il personaggio di Ulisse è molto interessante e amato: prima di tutto è un uomo, non un dio o semidio, che combatte ad armi “pari” utilizzando solo ed esclusivamente il suo grandioso intelletto. Risulta essere cauto, razionale, cinico, ma irrimediabilmente curioso: Ulisse vuole scoprire e provare ciò che agli uomini non è consentito, come ascoltare il canto delle sirene e rimanere vivo.

La figura di Ulisse compare anche nell’Eneide , cioè le avventure di Enea, e viene anche citato come dannato da Dante nella Divina Commedia: ancora oggi questo personaggio affascina rievocando avventura, astuzia, ricerca, oblio, lontananza e forza di volontà.

A proposito di Ulisse di Odissea, vi consigliamo l’ascolto della bellissima Itaca di Lucio Dalla.

Achille - Differenza tra Ulisse e Achille
La statua di Achille dentro Hyde Park a Londra.

Achille è un essenziale personaggio della mitologia greca: valoroso soldato e combattente, è sinonimo di carattere molto forte e spavaldo.

Figlio di un uomo e di una ninfa marina, Achille è un semidio ed è a conoscenza, grazie a una profezia, del fatto che, anche se troverà la morte da giovane, vivrà per sempre nella memoria degli altri.

Achille quindi non si affida ad una vita pavida, lunga e senza onore , ma persegue l’ideale di una vita breve, coraggiosa, unica, che contrasti anche col volere degli dei.

Achille rappresenta un ideale greco, quasi un dio, un grandissimo guerriero anche se irascibile e orgoglioso, che combatte in modo egoista per affermare il proprio orgoglio, passionale ed impulsivo: spesso risulta disinteressato alle battaglie dei Re che poco rispetta, perde il controllo e la pazienza quando viene a scoprire della morte del suo compagno e amante Patroclo, sceso in battaglia con la sua armatura e perito per mano di Ettore.

Da tutti i personaggi, Achille è considerato immortale in quanto da piccolo la madre Teti lo immerse per un tallone nel fiume Stige.

E proprio il tallone, unica parte del corpo non bagnata dalle acque miracolose del fiume, sarà l’unico punto debole dell’eroe: infatti Achille morì colpito da una freccia avvelenata scoccata dalle alte mura di Troia da Paride, fratello di Ettore da poco ucciso e umiliato dal furioso eroe.

Da qui nasce il detto “Tallone d’Achille” per indicare un preciso punto debole di qualcosa o di qualcuno.

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