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In breve

Tutor e Autovelox sono dei dispositivi per rilevare la velocità dei veicoli, al fine di sanzionare il superamento dei limiti di velocità imposti dal codice della strada. Il sistema Tutor è un sistema presente sulle autostrade italiane e serve a rilevare la velocità media dei veicoli tra due passaggi, l’uno ad una certa distanza dall’altro ( la distanza tra i due passaggi va dai 10 Km ai 30 Km). L’autovelox invece è un sistema utilizzato per rilevare la velocità istantanea di transito dei veicoli.
Tutor - Differenza tra tutor e autovelox
Lo schema di funzionamento del Tutor spiegato da Autostrade per l’Italia.

Il sistema tutor è un dispositivo per controllare le velocità medie su alcuni tratti della rete autostradale, lunghi da 10 a 30 km.

Il tutor permette di accertare le violazioni di eccesso di velocità attraverso il calcolo della media di velocità percorsa tra due postazioni.

Infatti, all’inizio di un tratto di strada controllato dal tutor è presente un ponte artificiale o un cavalcavia con le telecamere.

Al primo passaggio, il tutor segna e visiona con la telecamera il numero di targa dell’autovettura, con ora e giorno di passaggio.

Al transito sul secondo punto di controllo, che può trovarsi tra i 10 Km e i 30 km di distanza dal primo, i veicoli verranno nuovamente controllati con le telecamere, le quali invieranno i dati con il numero di targa e l’ora del passaggio a un computer centrale che elabora la situazione.

Se il tutor riscontra una velocità media tra il primo e il secondo passaggio superiore a quella prescritta dal codice della strada scatterà in automatico la sanzione, in caso contrario i dati vengono cancellati.

Il sistema tutor non prevede la presenza di pattuglie della Polizia stradale per sanzionare il superamento del limite di velocità, è completamente automatico ed è senza appello, quindi una volta assegnata una multa non si può fare altro che pagarla.

Uno dei vantaggi del tutor è che in fase di sorpasso la velocità può essere più sostenuta di quella stabilita dal codice della strada, ma solo se in seguito si rallenta e si rientra nella velocità media oraria, non si incorrerà in alcuna sanzione.

Autovelox - Differenza tra tutor e autovelox
Un autovelox fisso.

L’autovelox è il nome commerciale di una famiglia di misuratori di velocità dei veicoli, ormai utilizzata comunemente per indicare tutti i dispositivi di questo tipo.

In realtà, gli autovelox sono suddivisibili in quattro grandi categorie a seconda del tipo di funzionamento: con fotocellula, radar, laser e video.

Gli autovelox a fotocellula sono i più diffusi e si presentano sotto forma di parallelepipedo montato su un cavalletto, sui vetri laterali delle auto della polizia o su piccole postazioni fisse.

L’autovelox a fotocellula sfrutta il puntamento di 2 fasci di luce: il passaggio di un veicolo attraverso il fascio della prima cellula fa partire un timer, mentre il passaggio attraverso il secondo fascio lo blocca. Se la velocità rilevata supera quella prevista dal codice della strada, l’autovelox provvede a scattare una fotografia del veicolo, da cui si potrà successivamente risalire alla targa.

Gli autovelox con funzionamento laser invece sono solitamente tenuti in mano da un operatore e puntati in direzione del veicolo di cui si vuole rilevare la velocità. In questo caso, la frequenza iniziale del laser puntato sul veicolo torna indietro modificata a seconda della velocità del veicolo stesso.

Altra tipologia di autovelox sono quelli a video: in questo caso l’apparecchio è installato a bordo delle auto delle Polizia e rileva la velocità relativa dei veicoli che precedono la pattuglia.

Gli apparecchi meno diffusi sono quelli basati su tecnologia radar, i quali misurano la velocità valutando l’eco di un segnale radar emesso su determinate frequenze.

Indipendentemente dal tipo di apparecchio utilizzato, è necessario che prima di ogni postazione di controllo siano presenti adeguati segnali di avviso, così da evitare brusche frenate e rischi di tamponamenti tra i veicoli.

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