In breve
La terapia intensiva è un reparto essenziale nell’organizzazione di una struttura sanitaria.
Come dice il nome stesso, infatti, questo reparto ospedaliero offre cure intense a un limitato numero di pazienti con patologie serie o gravi i quali vengono costantemente monitorati sia per fornire cure continue sia per intervenire tempestivamente in caso di complicazioni.
Per garantire questo straordinario servizio, la terapia intensiva è strutturata in modo che ogni letto abbia a disposizione una serie di strumenti e attrezzature utili sia al mantenimento del paziente in una condizione stabile, sia per un pronto intervento.
All’interno del reparto di terapia intensiva i pazienti vengono seguiti da un team di medici e infermieri specializzati e formati per saper seguire alcuni casi con ritmi differenti rispetto ad altri reparti.
La complessità e le risorse spese per il mantenimento, la gestione e il personale della terapia intensiva limitano la capacità di questi reparti. Questo limite è stato alla base della grande emergenza sanitaria causata dalla pandemia del Nuovo Coronavirus nel 2020.
La rianimazione è quella branca della medicina che, come suggerisce il nome stesso, studia la gestione e il trattamento dei casi critici e a rischio vita.
Infatti con il termine rianimazione ci si riferisce anche, ma non solo, al reparto di terapia intensiva.
Ai professionisti che si occupano della direzione del reparto di rianimazione e terapia intensiva è richiesta la specializzazione in anestesia e rianimazione.
Inoltre in questi reparti l’accesso ai visitatori viene concesso in modo limitato e controllato per diminuire al massimo sia la confusione, sia la possibilità di complicazioni ai pazienti.