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In breve

Teocentrismo e antropocentrismo sono due concezioni o visioni del mondo contrapposte e sviluppatesi in momenti differenti della storia dell’umanità. Il teocentrismo teorizza la centralità assoluta della figura di Dio nella vita e nella creazione, motore immobile e fine ultimo a cui tendere. L’uomo, in questa visione, deve vivere sottostando al volere di Dio, rispettando le sue leggi e ponendo la divinità al di sopra di ogni altra cosa. Di conseguenza anche la Chiesa e i suoi rappresentanti hanno un’influenza importante negli sviluppi sociali e politici. L’antropocentrismo pone invece al centro l’uomo, con la sua razionalità e la sua capacità di modificare tutto in base alle sue necessità. Questa visione ha influenzato molto l’approccio a molti ambiti intorno all’uomo, ma è stata ed è criticata perché rischia di non dare la giusta importanza all’ambiente attorno all’uomo dal quale lo stesso dipende.
Teocentrismo - Differenza tra teocentrismo e antropocentrismo
Il teocentrismo pone al centro di tutto Dio.

Il teocentrismo (da “theos” che significa “dio” e “kentron” che significa “centro”) è un concetto fondamentale nella storia delle idee e della filosofia occidentale, che teorizza una visione del mondo nel quale Dio è al centro di tutto e è considerato come motore immobile dell’universo, fonte ultima di significato e autorità.

Il teocentrismo ha pervaso il pensiero medievale riflettendosi nella struttura sociale, politica e culturale dell’epoca.

Nel teocentrismo, il divino è considerato la misura e il fine di tutte le cose, con gli esseri umani impotenti e chiamati a conformarsi alla volontà di Dio cercando la sua grazia tramite la preghiera, il sacrificio e l’osservanza delle “leggi divine”.

La Chiesa e il clero, secondo questa visione del mondo, sono tenute a influenzare con la propria autorità tutta l’organizzazione sociale e politica. L’influenza del teocentrismo, ovviamente, ha poi pervaso le arti, l’architettura e la letteratura, con opere d’arte e letterarie che celebrano la grandezza di Dio e la vita spirituale come il vero scopo dell’esistenza umana.

Il teocentrismo ha anche suscitato dibattiti e critiche nel corso della storia quando le concezioni umanistiche e scientifiche hanno iniziato a mettere in discussione l’egemonia della visione teocentrica del mondo. La graduale emergenza di una prospettiva antropocentrica, che pone l’essere umano al centro dell’universo e della conoscenza, ha messo in discussione le basi del teocentrismo e ha contribuito alla nascita di nuove forme di pensiero tra cui l’umanesimo rinascimentale e l’illuminismo che hanno ridefinito il rapporto tra religione, umanità e conoscenza.

Antropocentrismo - Differenza tra teocentrismo e antropocentrismo
L’antropocentrismo pone al centro l’essere umano.

L’antropocentrismo (da “anthropos” che significa “uomo” e “kentron” che significa “centro”)è un modo di pensare che considera l’essere umano come il centro del mondo e dell’universo, e valuta ogni cosa in base al suo valore o utilità per gli esseri umani. L’antropocentrismo è spesso associato alla concezione dell’uomo come dominatore della natura e alla considerazione degli altri esseri viventi e delle risorse naturali come risorse a disposizione dell’uomo.

L’antropocentrismo è stato una componente importante di molte culture e filosofie occidentali a partire dall’antichità influenzando in modo significativo il modo in cui gli esseri umani, attraverso tecnologia, scienza hanno interpretato e interagito con il mondo che li circonda.

Oggi l’antropocentrismo è spesso contestato e messo in discussione da diverse prospettive filosofiche e teoriche che sottolineano l’importanza di considerare il valore intrinseco di tutte le forme di vita e di proteggere l’ambiente in modo equo e sostenibile: questo anche in ottica di preservare la specie umana che risente direttamente e indirettamente dei cambiamenti dell’ambiente che lo circonda.

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