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In breve

Il test con il tampone e il test sierologico sono due tipi di analisi differenti. Il test con il tampone permette di valutare se una persona è al momento del test affetta da una patologia grazie al prelievo di materiale organico tramite un tampone che viene poi analizzato con dei reagenti specifici. Il test sierologico invece permette di evidenziare, grazie ad un’analisi sul siero con dei reagenti, se una persona ha sviluppato gli anticorpi a una determinata patologia senza però indicare se il paziente sieropositivo, cioè risultato positivo al test, è ancora infetto oppure no.
Il tampone viene passato sulle mucose, spesso quelle orofaringee.

Il tampone è uno strumento utilizzato per la raccolta di materiale biologico, ma nel caso specifico della differenza con il test sierologico, si intende un test eseguito con un tampone che viene utilizzato per controllare determinati parametri e comprendere se un paziente al momento del test è malato o meno.

Solitamente il tampone, una specie di cotton fioc, viene passato su una mucosa o sull’area interessata, dopo di che isolato in una provetta nominativa per il trasporto.

In laboratorio il tampone viene messo a contatto con dei reagenti, sostanze chimiche progettate per reagire ed evidenziare la presenza o meno di determinate sostanze o microorganismi.

Chiaramente esistono centinaia di test con il tampone per decine di utilizzi differenti: anche per questo la validità di ognuno deve essere certificata da un ente che ne confermi l’effettiva validità e affidabilità.

Il test sierologico è un test che si esegue sul siero sanguigno.

Il test sierologico è un’analisi che si basa sulla ricerca di anticorpi a un determinato patogeno presenti nel siero, la sostanza che viene ricavata tramite la centrifugazione del sangue post-coagulazione.

Durante il test sierologico i campioni di siero, nel quale rimangono dispersi un’elevata percentuale di anticorpi, vengono trattati anche in questo caso con dei reagenti luminosi o colorati che indicano se la persona ha sviluppato o sta sviluppando delle difese contro una determinata patologia.

Il test sierologico, quindi, non indica se il paziente è guarito o meno, ma se ha contratto o meno la patologia: è quindi un importantissimo strumento di analisi, controllo e monitoraggio.

Quando la ricerca di un test sierologico su un determinato anticorpo da esito positivo, la persona può essere definita sieropositiva, al contrario sieronegativa.

PER QUALUNQUE INFORMAZIONE SANITARIA

Se state cercando informazioni su un’epidemia in corso o in generale su questioni di salute vi consigliamo di fare sempre riferimento a fonti autorevoli come il proprio Medico di base, il Ministero della Salute, l’Istituto Superiore della Sanità o l’Organizzazione Mondiale della Salute.

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