In breve
La superficie catastale è la misurazione a fini fiscali della superficie di un’unità immobiliare raccolta dal Catasto, la quale segue rigide regole tecniche indicate nel Decreto del Presidente della Repubblica del 23/03/1998 n. 138.
Il calcolo della superficie catastale in sé non è altro che la somma delle aree dell’immobile a seconda della tipologia: questo perché aree abitative diverse vengono considerate in modo differente.
Ad esempio, nella superficie catastale l’area principale dell’immobile viene calcolata al 100%, ammettendo un’altezza minima di 1,50 m. e calcolando che “i muri interni e quelli perimetrali esterni vengono computati per intero fino ad uno spessore massimo di 50 cm, mentre i muri in comunione nella misura del 50 per cento fino ad uno spessore massimo di 25 cm“.
Le superfici catastali di balconi, terrazzi, cantine e soffitte sono calcolati in percentuale in base alla loro ampiezza e alla pertinenza all’unità principale.
Le norme sono piuttosto complesse e per fare un calcolo corretto della superficie catastale è necessario o fare attenzione a tutte le tutte le indicazioni della legge, o fare riferimento a dei professionisti come architetti e geometri.
Torna molto utile il Manuale della Banca Dati Quotazioni dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, all’interno del quale si trovano, in maniera più comprensibile, tutte le indicazione per effettuare i calcoli della superficie catastale.
La superficie commerciale equivale per legge alla superficie catastale e rappresenta quindi lo stesso valore che viene utilizzato solitamente per calcolare, in base al prezzo di vendita, il costo dell’immobile a metro quadro.
Il calcolo della superficie commerciale è dunque congruente al calcolo di quella catastale, ma vi si fa riferimento in merito a rilevazioni del mercato immobiliare.
Solitamente viene fatta confusione tra superficie commerciale e superficie calpestabile, soprattutto in fase di ricerca e acquisto di un immobile: la superficie calpestabile tiene conto di muri e di spazi non accessibili e risulta di conseguenza essere sempre più piccola della superficie commerciale o catastale.