In breve
Lo smart working, dall’inglese “lavorando intelligentemente” e in italiano tradotto come lavoro agile, è una modalità di lavoro che permette al dipendente di organizzare il proprio impegno professionale in piena autonomia sia per quanto riguarda gli orari che per quanto riguarda il luogo.
Chiaramente l’aspetto più interessante dello smart working è la grande libertà che lascia al dipendente di organizzare i tempi e gli spazi del proprio lavoro in rapporto con la propria vita privata.
Questo aspetto dello smart working, unito al non trascurabile avanzamento per obiettivi che diventa la base del rapporto col datore di lavoro, permette di ottimizzare l’esperienza e la produttività del dipendente.
Il telelavoro è invece una modalità di lavoro che affonda le radici negli anni ’80 all’alba della diffusione dei personal computer.
L’idea alla base del telelavoro prevede la delocalizzazione della postazione di un dipendente presso casa del dipendente stesso o presso un posto a lui comodo, ma sempre fisso e con orari definiti a priori che ricalcano quelli del posto di lavoro.
Solitamente, ma non sempre, il datore di lavoro permette di lavorare accedendo ai tool aziendali con attrezzature fornite, mentre nello smart working in media gli strumenti sono del dipendente.