In breve
Uno scheletro è una struttura rigida che nel mondo animale ha diverse funzioni tra le quali le più importanti sono di sostegno, contenimento, supporto e protezione.
A seconda dell’animale, lo scheletro può essere composto in modo differente, più o meno flessibile o resistente, sviluppato all’interno del corpo (endoscheletro) o all’esterno (esoscheletro).
Nell’uomo, ad esempio, lo scheletro è composto da circa 206 ossa: tra queste ci sono ossa più grandi, come il bacino che ha il compito di contenimento, articolazione e protezione, e ossa più piccole come quelle che compongono le falangi delle dita.
Il termine scheletro, connotando il concetto di sostegno e struttura primaria, è anche molto utilizzato come metafora nel mondo edile (“lo scheletro di una costruzione”) o in discussioni astratte (“lo scheletro di questo racconto è solido”).
Un esoscheletro è un tipo di scheletro che si sviluppa anche al di fuori del corpo dell’animale con funzione di protezione, sostegno e struttura.
Il termine stesso, esoscheletro, significa “scheletro esterno” ed è contrapposto all’endoscheletro che al contrario individua la struttura ossea interna.
Esempi di animali con un evidente esoscheletro sono molti crostacei, dai granchi alle aragoste, oppure tutti i gusci dei molluschi.
Anche il carapace delle tartarughe è un evidente esoscheletro in grado di fornire protezione all’animale dalle minacce.
Con esoscheletro, tuttavia, ci si riferisce anche a una nuova generazione di utensili progettati per essere indossati e supportare l’essere umano potenziandone le capacità in attività complesse e pesanti .
Spesso anche la fantascienza fa riferimento a potenti esoscheletri, come l’armatura di Iron Man o i macchinari antropomorfi presenti nei film Avatar o Alien.