In breve
Una scheda elettorale viene definita scheda bianca se l’elettore la imbuca nell’urna nello stesso stato in cui gli è stata consegnata, ossia senza aver apposto nessun segno o aver scritto alcuna preferenza.
In pratica con la scheda bianca l’elettore esprime la sua astensione accettando indirettamente la scelta del resto dei voti.
Una scheda bianca, infatti, è una scheda elettorale valida ed entra nel conto dei voti e dell’affluenza alle urne, ma non influisce nel conto delle preferenze.
Spesso, se l’intenzione di voto è l’astensione o il non voto per protesta, la scheda bianca viene sconsigliata a favore della scheda nulla per via di possibili scorrettezze, improbabili, ma non impossibili, da parte di scrutatori malintenzionati.
Un scheda viene definita scheda nulla se non è conforme e non rispetta le indicazioni del Ministero dell’Interno in tema di votazioni.
Una scheda può essere annullata diverse motivazioni, tra le quali:
- è scheda nulla se il voto è stato espresso con una penna o con un qualsiasi altro marker diverso dalla matita copiativa data in dotazione;
- è scheda nulla se vengono apposte più preferenze incompatibili (come segnare due candidati sindaci);
- è scheda nulla se vengono apposti segni riconoscibili, frasi o parole non ammesse oltre quelle necessarie ad esprimere la preferenza.
Un votante potrebbe depositare una scheda nulla sia per errore/svista, sia con la volontà di esprimere dissenso o astensione senza che il proprio voto vada conteggiato tra quelli validi.
Le informazioni su ogni votazione pubblica sono disponibili sul portale Eligendo.