In breve
Il saldo contabile è il totale determinato dalla somma di tutti i movimenti nel conto corrente, indipendentemente dalla data di disponibilità degli stessi.
Ovvero, sommando tutte le operazioni contabili (entrate e uscite) il totale che ne risulta viene definito saldo contabile e rappresenta i soldi teoricamente presenti sul conto.
Questo perché, anche se negli ultimi anni velocizzate di parecchio, tutte le operazioni bancarie richiedono del tempo per essere gestite.
In questo modo l’istituto comincia a contabilizzare le nuove operazioni che poi conferma e rende effettive sul conto.
Il saldo disponibile è il totale dell’importo disponibile per essere speso, cioè i soldi considerati effettivamente presenti sul conto dalla banca.
Un esempio concreto potrebbe essere fatto sull’incasso di un assegno bancario.
Se si ha un conto corrente con 0 euro sopra e si porta un assegno di 100 € all’incasso in banca, il saldo contabile sarà 100€.
Dato che occorrono circa 10 giorni affinché un assegno sia definibile come pagato e che i soldi vengano effettivamente trasferiti da chi lo ha emesso al suo beneficiario, il saldo disponibile sarà sempre pari a 0 euro.
Questa situazione molte volte porta le aziende, che hanno necessità di una continua liquidità, a chiedere alla banca un fido per ovviare a questa differenza temporale tra quanto “hanno in teoria” (saldo contabile) e quanto “hanno in pratica” (saldo disponibile).
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