In breve
Il reddito minimo garantito è una forma di reddito che prevede di elargire un aiuto economico statale a tutti gli individui che ricadono in una determina classificazione al fine di garantire loro un tenore di vita dignitosa.
L’idea del reddito minimo garantito si basa quindi sulla definizione di una soglia di reddito minimo e sulle condizioni che descrivono e determinano chi ne ha diritto agendo come assistenza sociale.
Nonostante in Italia non sia presente, il reddito minimo garantito è stato adottato in molti paesi europei, tra cui Francia, Germania e Portogallo.
Vi sono teorie ed opinioni di personaggi e imprenditori molto in vista, come lo statunitense Elon Munsk, che prevedono una necessaria adozione del reddito minimo garantito dovuto ad una presenza sempre maggiore dell’automazione nel mondo della produzione e dell’industria che toglieranno il lavoro retribuito alle persone.
Il reddito minimo garantito non è da confondere con il salario minimo.
Il reddito di cittadinanza, anche chiamato reddito di base, è un reddito che viene riconosciuto a qualunque cittadino di un paese indipendentemente dalla propria situazione patrimoniale e lavorativa: per questo il reddito di cittadinanza si va a sommare a qualunque altro reddito già presente.
E’ quindi ininfluente la ricchezza, il sesso o lo stato sociale di una persona: fin tanto che risulta essere cittadino (o residente a seconda del sistema utilizzato) ha diritto al reddito di cittadinanza.
Un po’ di confusione è stata creata da un disegno di legge del Movimento 5 Stelle (ddl. 1148) nella quale veniva introdotto il termine “reddito di cittadinanza“: è bene sapere che tale proposta prevede però un funzionamento tipico del reddito minimo garantito in quanto dedicato a tutti i soggetti “…residenti nel territorio nazionale che hanno un reddito inferiore alla soglia di rischio di povertà…” [art. 2, 1-a].