In breve
Il prezzo base asta è un prezzo iniziale fissato dal banditore in accordo con il venditore per un’asta.
In pratica, per scongiurare un inizio troppo basso o anche semplicemente per far iniziare le offerte da una soglia concordata che dia valore al lotto, viene scelto un prezzo base asta da cui tutti gli avventori possono partire per cominciare a rilanciare.
Ovviamente il prezzo base asta deve essere scelto con criterio perché se troppo alto rischia di scoraggiare gli offerenti lasciare l’asta vuota, se troppo basso potrebbe ostacolare una crescita ottimale delle proposte d’acquisto.
Ad esempio se il prezzo base asta è di 50 euro, le offerte partiranno da quella somma a salire.
Nelle aste fallimentari il prezzo base asta è individuato e fissato seguendo rigidi regolamenti da un perito indicato dal giudice fallimentare.
Il rilancio minimo è un valore che viene stabilito prima di un’asta e che fissa una somma minima accettata per ogni offerta.
In pratica per evitare avanzamenti a colpi di micro offerte, il banditore fissa il rilancio minimo definendo che ogni offerta non potrà essere inferiore a quel valore.
Come per il prezzo baste asta, anche la scelta attenta del rilancio minimo è essenziale per non limitare una crescita potenziale della competizione tra offerenti.
Ad esempio per un’asta viene definito il rilancio minimo di 20 euro. Ogni offerente può intervenire nell’asta solo ed esclusivamente con proposte da 20 euro in su.