IN BREVE
Pony e cavalli si differenziano per la loro struttura corporea: i pony hanno taglia ridotta anche da adulti e sono un po’ sproporzionati, mentre i cavalli sono più proporzionati e da adulti raggiungono dimensioni notevoli, che i pony non sono in grado di eguagliare.

Il cavallo è un mammifero di grossa taglia, che come molti altri animali appartiene al gruppo degli ungulati, che dal latino significa “provvisto di unghie”, i cosiddetti zoccoli, i quali hanno lo scopo di proteggere i piedi dall’usura. Il cavallo è stato addomesticato dall’uomo dopo aver vissuto per lungo tempo allo stato brado nelle praterie. Il cavallo viene utilizzato come animale da tiro per carrozze e calessi, animale da traino per macchinari da lavoro (uso praticamente scomparso al giorno d’oggi), animale da sella per essere montato, oppure come animale da affezione. Da cuccioli i cavalli vengono chiamati puledri, sono abbastanza piccoli e imparano molto in fretta a rimanere in equilibrio sulle lunghe zampe, mentre da adulti raggiungono dimensioni notevoli.

Con il termine pony vengono indicati, secondo la Federazione Equestre Internazionale, quei cavalli di dimensioni ridotte anche da adulti, la cui altezza al garrese non supera i 150 cm (151 cm se ferrati). Alla categoria dei pony appartengono dunque solamente alcune razze equine, che hanno per natura dimensioni minori e sono più sproporzionati rispetto agli altri cavalli, ma non per questo devono essere considerati meno importanti. Al contrario i pony sono animali frugali, resistenti, e soprattutto sono molto più longevi dei loro parenti più grossi; inoltre risultano molto più semplici da cavalcare soprattutto dai bambini proprio grazie alle loro ridotte dimensioni. I pony si distinguono dai puledri in quanto i primi possiedono zampe corte e tozze, mentre i secondi hanno zampe più lunghe e snelle e in generale sono più slanciati.