In breve
I pannelli solari termici sono dei dispositivi posizionati solitamente sul tetto delle case che permettono di trasformare l’energia solare in energia termica, ovvero sono in grado di raccogliere l’energia del sole, che consente così di scaldare dell’acqua contenuta all’interno di un serbatoio.
In questo modo è possibile ottenere acqua calda (fino a 70° in estate) senza alcun bisogno di utilizzare la caldaia, il che comporta un risparmio notevole di gas, infatti l’acqua scaldata può essere sfruttata entro certi limiti come sostituta dello scaldabagno elettrico o della caldaia a gas per generare acqua calda che consente di lavare piatti, fare la doccia, il bagno e anche per il riscaldamento.
Questo genere di impianti, con un pannello solare termico di un metro quadrato di superficie, permettono di scaldare circa 100 litri di acqua al giorno alla temperatura di 40°; ogni pannello solare è composto da un radiatore in grado di assorbire il calore dei raggi solari e trasferirlo al serbatoio d’acqua.
Il passaggio dell’acqua dal serbatoio al rubinetto domestico avviene attraverso circolazione naturale o forzata; in quest’ultimo caso il è necessaria una pompa idraulica con alimentazione elettrica.
L’impianto impiega circa 10 ore per riscaldare l’acqua, ma il tempo può variare molto in base all’esposizione solare, alla stagione, alle condizioni meteorologiche e alla latitudine; durante le ore notturne non vi è produzione di energia, ma è possibile consumare l’acqua riscaldata durante il giorno.
Esistono diverse tipologie di pannelli solari che variano in base ai consumi di acqua calda e dalla zona in cui si abita.
I pannelli fotovoltaici sono dei dispositivi che raccolgono l’energia solare per poi trasformarla direttamente in energia elettrica, sfruttando appunto l’effetto fotovoltaico, che può essere utilizzata in campo domestico, ad esempio per alimentare gli elettrodomestici.
I pannelli fotovoltaici dunque non riducono l’uso del gas, ma possono produrre l’energia necessaria durante l’anno per i fabbisogni energetici.
Il principale materiale con cui sono costruiti questi impianti è il silicio, che permette la conversione dell’energia in quanto semiconduttore.
Questo tipo di pannelli solari vengono installati principalmente sulle residenze e solitamente producono più energia del necessario, per cui è possibile rivendere l’energia in avanzo permettendo così di ammortizzare i costi di installazione grazie agli incentivi sul fotovoltaico.
Gli impianti a pannelli solari fotovoltaici sono generalmente classificati in due grandi categorie:
– impianti a pannelli fotovoltaici isolati: detti anche “stand alone“, sono situati in zone e luoghi non raggiunti dalla rete elettrica nazionale. La cella fotovoltaica cattura i raggi solari e li trasforma in energia elettrica per alimentare un accumulatore; a sua volta esso rilascia l’elettricità al calare del sole per alimentare la lampada e fornire l’illuminazione locale;
– impianti a pannelli fotovoltaici connessi alla rete: chiamati anche “grid connect“, sono impianti solari in grado di catturare l’energia solare e produrre elettricità, cedendola immediatamente alla rete elettrica nazionale. In questo caso l’elettricità prodotta dai pannelli solari fotovoltaici non è necessariamente utilizzata dal proprietario dell’impianto a differenza dei precedenti. Inoltre questi impianti possiedono un doppio contatore; uno misura l’energia prodotta dai pannelli solari fotovoltaici e versata in rete, l’altro l’energia elettrica consumata dall’utente proprietario dei pannelli solari.
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