In breve
L’oro è un metallo presente in natura e, dal punto di vista chimico, allo stato puro è incorruttibile, cioè non arrugginisce.
L’oro è inoltre inalterabile, estremamente duttile e malleabile, considerato raro e prezioso, perfetto per lavorazioni e per questo apprezzato,cercato ed estratto dall’alba dei tempi: la temperatura di fusione dell’oro è di 1.064°C e la sua densità è di 19,3 g/cm³.
L’oro è presente in natura non solo allo stato puro, ma è comune trovarlo legato ad altri minerali da cui deve essere separato tramite raffinazione.
La separazione tra questi minerali è possibile attraverso il processo di “cianurazione”: l’oro viene trattato con una miscela a base di acido cloridrico e acido nitrico, denominata “acqua regia”, in grado di separare l’oro dagli altri componenti.
L’oro allo stato puro è estremamente malleabile e per questa ragione non può essere utilizzato per la fabbricazione di gioielli o utensili se non legato ad altri metalli, i quali fanno assumere sfumature di colore diverse rispetto al giallo iniziale come l’oro rosa e l’oro giallo. La purezza della lega creata tra oro e altri metalli viene misurata in carati su base 24/24.
Un carato corrisponde a 41.6 grammi di oro su 1 kg di lega: l’oro puro, quindi, equivale a 24 carati.
In Italia, celebre per le sue maestrie nella lavorazione dell’oro, il metallo prezioso è venduto quasi sempre a 18 carati (75% oro e 25% altri metalli), mentre in altri Paesi si usa una caratura più leggera: in Francia e in Inghilterra, ad esempio, è più utilizzata la caratura a 14 carati.
L’oro è inoltre un ottimo conduttore e per questo viene largamente impiegato anche in elettronica.
Il nome platino fu assegnato a questo metallo dagli spagnoli quando lo trovarono a metà del ‘500 per la prima volta in Colombia: platino, infatti, deriva dallo spagnolo “platina”, che significa “piccolo argento” dato il colore chiaro molto simile.
Se in un primo momento al platino non veniva dato molto valore e spesso veniva buttato, con una migliore raffinazione e la scoperta delle sue qualità, il platino è stato rivalutato moltissimo sino ad ottenere la fama di uno tra i metalli più pregiato al mondo.
Il platino è un metallo di colore bianco- grigio, particolarmente malleabile e duttile, resistente alla corrosione e all’ossidazione: il suo punto di fusione è a 1768°C e la sua densità è di 21,45 g/cm³.
Come l’oro, anche il platino viene estratto impuro e per questo deve essere lavorato e raffinato con acqua regia che permette di separare il platino da altri minerali cui è legato.
Il platino è utilizzato in ambiti diversi e per produrre oggetti totalmente differenti tra loro: gioielli, attrezzi da laboratorio, attrezzi chirurgici, cavi elettrici, dispositivi anti-inquinamento delle automobili e catalizzatori.
L’industria del vetro usa il platino per le fibre ottiche ed il vetro degli schermi a cristalli liquidi, in particolare per i computer portatili.
Gli effetti negativi del platino sulla salute dipendono in larga parte dalle sostanze cui è legato, e dal livello di esposizione cui sono sottoposte le persone.
In particolare il platino sotto forma di metallo non è pericoloso, ma le sue emissioni nell’aria possono causare gravi danni alla salute.
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