In breve
L’omicidio colposo consiste nel provocare la morte di un soggetto, ma senza intenzionalità.
Tuttavia tale azione è in media causata da imprudenza, imperizia, negligenza, inosservanza delle leggi e/o regolamenti, ordini e discipline, per cui viene punita con la reclusione da un minimo di 6 mesi ad un massimo di 5 anni a seconda della gravità, che deve considerare attenuanti e aggravanti.
Un classico caso di omicidio colposo è la morte di qualcuno provocata da un investimento involontario in automobile: in questo caso è certo che l’autista non avesse alcuna intenzione di uccidere l’altra persona.
Inoltre, che l’incidente sia stato o meno provocato dalla negligenza dell’automobilista o da un errore del pedone, si tratta comunque di omicidio colposo in quanto la “colpa” della morte è da individuare nell’impatto tra l’autovettura e il soggetto deceduto.
L’omicidio doloso, definito anche omicidio volontario, consiste appunto nel provocare volontariamente, quindi con dolo, la morte di un’altra persona.
E’ sicuramente una forma più grave, infatti, la pena prevista per l’omicidio doloso va dalla reclusione minima di 21 anni al massimo della pena, ovvero l’ergastolo, a seconda delle varie aggravanti.
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