In breve
Il grandangolo è una tipologia di obiettivo per macchine fotografiche che permette di allargare il campo visivo registrabile dalla pellicola o dal sensore.
Solitamente vengono considerati grandangoli quelle ottiche al di sotto dei 50-55 mm (equivalenti formato 35 mm) ossia che ampliano la visione angolare umana.
Questi obiettivi, che possono essere fissi o zoom, aiutano i fotografi a creare splendide immagini d’insieme e di panorami.
Il grandangolo quanto più è spinto, tanto più tende a deformare la prospettiva ai lati dell’immagine piegando le linee rette e “sferizzando” i soggetti al centro.
Per questo vengono utilizzate alle case produttrici dei sistemi e delle tecniche per diminuire questo effetto e spiega anche perché i migliori grandangoli hanno prezzi molto alti.
Con l’avvento della fotografia digitale, sono stati aggiunti anche dei correttori d’immagine digitali che compensano la deformazione del grandangolo agendo direttamente sul file dell’immagine registrata in base alla lunghezza focale comunicata dall’obiettivo alla macchina digitale.
C’è anche uno stile fotografico che utilizza la deformazione del grandangolo portandolo agli estremi come elemento distintivo. Questi obiettivi vengono definiti fisheye ossia occhio di pesce per le loro immagini dall’aspetto sferico.
Praticamente tutte le actioncam, a partire dalla più celebre GoPro, montano grandangoli fisheye per permettere una registrazione d’immagine completa ed “esagerata” della scena.
Il teleobiettivo è una tipologia di obiettivo che avvicina e ingrandisce una parte di una scena che il fotografo vuole isolare.
Il teleobiettivo permette quindi di avvicinarsi molto ad un’azione o a un soggetto a media o grande distanza senza essere visti o senza disturbare l’azione in corso: i teleobiettivi oltre che nel mondo amatoriale, sono molto utilizzati nella fotografia sportiva e in quella naturalistica, entrambi campi nei quali il fotografo deve interferire il meno possibile con il soggetto fotografato.
Al contrario del grandangolo, il teleobiettivo viene considerato tale quando supera i 50-55 mm di lunghezza focale ed è caratterizzato da una struttura solitamente più ingombrante a seconda della potenza.
Molti teleobiettivi professionali sono a ottica fissa e sono talmente grossi da richiedere un supporto su cui appoggiarli. Per ovviare a questo problema sono stati creati i teleobiettivi a specchio che di fatto dimettano la dimensione di tele molto spinti con un gioco di riflessi dell’immagine.
Una delle problematiche maggiori dei teleobiettivi è quello di non essere particolarmente luminosi e per questo se si cerca un buon tele con una luminosità più che accettabile bisogna essere pronti a spendere parecchio.
Spesso chi non si intende di fotografia pensa che il teleobiettivo ingrandisca semplicemente, mentre la sua azione ottica in realtà diminuisce l’area di ripresa, ingrandendo i particolari. In pratica non è altro che un ritaglio ottico di un’area di ripresa.