In breve
La metafora è una figura retorica molto comune che consiste nel creare un paragone implicito tra due realtà o oggetti diversi che hanno però un elemento in comune che li accomuna che viene sottointeso.
La metafora potrebbe essere considerata, quindi, una similitudine implicita perché mancano tutte quelle congiunzioni che definiscono e esprimono una similitudine. Non vi sono quindi “come”, “simile a”, “sembra”, “assomiglia”, “tale a”, “così come” e via discorrendo.
Ad esempio nella metafora: “Questo lavoro è un inferno” implicitamente paragoniamo un impiego alla dannazione e alla sofferenza di vivere all’inferno.
Oppure nella metafora “Quel ragazzo è una volpe” assumiamo che il ragazzo in questione sia scaltro, furbo come culturalmente è intesa essere la volpe raccontata nelle fiabe.
O ancora la metafora “Mamma mia sei un cadavere” induce a pensare a una persona che si presenta pallida e poco in forma.
Un eufemismo è una figura retorica che permette di smorzare o attenuare un concetto parafrasandolo e sostituendolo con un altro che ne esprime comunque il senso.
L’eufemismo viene utilizzato principalmente per rispetto, pudore o comunque per evitare di dire qualcosa che si ritiene fuori luogo o sconveniente in una determinata situazione.
Ad esempio l’eufemismo “addormentarsi per sempre” aiuta, con un’immagine serena, a non usare in determinati contesti una parola forte e assoluta come morte.
Altro esempio è l’eufemismo “fatto” o “sballato” per esprimere uno stato di alterazione in modo più goliardico e meno incisivo di drogato o ubriaco.
Gli eufemismi vengono molto utilizzati per riguardo nei confronti dei bambini di fronte ai quali spesso gli adulti utilizzano eufemismi per evitare imprecazioni o per discutere di questioni delicate come sessualità, morte o altro.