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In breve

Le marmotte sono roditori appartenenti alla famiglia degli Sciuridi, la stessa degli scoiattoli, che vivono in montagna nelle praterie, scavano gallerie nel terreno e trascorrono l’inverno in letargo nelle loro tane sotterranee. Caratteristico delle marmotte è il suono tipo fischio che emettono quando sono di guardia. I castori, invece, sono roditori che prediligono habitat completamente differenti; costruiscono infatti tane lungo i fiumi e talvolta delle vere dighe in piena regola con arbusti, piante e rami. Il corpo dei castori, infatti, è morfologicamente adatto per nuotare nei corsi d’acqua.
Marmotta - Differenza tra marmotta e castoro
Due marmotte in montagna.

La marmotta è un piccolo mammifero terrestre, appartenente all’ordine dei roditori, infatti caratteristica morfologica che li accomuna ai topi, loro parenti, è quella di possedere denti aguzzi, unghie possenti e pelo lungo e scuro.

Le marmotte popolano le montagne, in particolare è facile avvistarli sulle nostre Alpi, e scavano tane sotterranee che si ramificano in diversi cunicoli.

La marmotta vive in gruppi familiari dai 4 ai 10 soggetti in prossimità di praterie e spazi aperti, per il semplice fatto che sono molto più semplici da sorvegliare.

Questi animali infatti delegano una sentinella, che sta sempre in piedi all’erta da potenziali pericoli, in particolare predatori rapaci, che non appena ne avvista uno emette un potente fischio, tipico di questi animali, per avvertire i compagni che possono darsi alla fuga per mettersi in salvo.

Le marmotte, come molti altri mammiferi, vanno in letargo durante i mesi invernali, chiudendosi all’interno delle loro tane, dopo averle tappate per bene, per poi risvegliarsi in primavera.

Castoro - Differenza tra castoro e marmotta
Un castoro al sole.

Il castoro è un piccolo mammifero, anch’esso roditore, ma prevalentemente acquatico.

Questi animali vivono infatti in prossimità dei corsi d’acqua e delle foreste in Europa, Asia e America del nord e sono caratterizzati da piedi palmati e una coda larga e piatta, che gli sono molto utili per nuotare nei fiumi.

I castori si nutrono prevalentemente di piante e giovani alberi, in particolare betulle, pioppi e salici; inoltre con i tronchi degli alberi il castoro tende a costruire tane lungo le rive dei fiumi, intrecciandoli con vari rami, sassi e fango, fabbricando talvolta vere e proprie dighe che possono anche deviare il flusso di un corso d’acqua per proteggere le loro tane dai predatori e dai rigori dell’inverno.

Grazie a questo stratagemma, infatti, i castori riescono a realizzare una sorta di stagno artificiale, che ha il vantaggio di non ghiacciare mai in profondità durante l’inverno, permettendogli così di avere libero accesso alla tana stessa.

Dal punto di vista sociale i castori sono rigorosamente monogami, le coppie infatti tendono a rimangono insieme fino alla morte del loro partner, inoltre entrambi i genitori contribuiscono alla cura e all’allevamento dei cuccioli.

Un tempo questi animali venivano spesso cacciati per le loro pellicce, ma fortunatamente questa pratica è attualmente in declino.

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