In breve
Con la parola limone ci si riferisce comunemente sia all’albero da frutto che al frutto stesso, appartenente alla famiglia delle Rutaceae e molto celebre nel nostro paese.
L’albero di limone ha bellissimi fiori bianchi e lilla che coprono la chioma in fioritura, chioma capace di raggiungere i 6 metri di altezza: l’Italia è un paese famoso per tutti i suoi agrumi e tra questi figurano limoni d’eccellenza. Impossibile non citare quelli provenienti da Amalfi o da Sorrento, entrambi IGP, ma ottimi frutti vengono raccolti da nord a sud, dalla Liguria alla Puglia.
Il frutto si presenta esternamente di un forte giallo solare, ha forma sferica o ovale ed è avvolto da una buccia spessa che può essere liscia o molto ruvida (a seconda della qualità del limone).
La stessa buccia se strofinata o grattugiata è capace di rilasciare un forte e piacevole aroma fresco spesso accostato all’idea di pulito.
Il sapore del limone è aspro e acido e per questo è largamente utilizzato nella cucina dolce e salata, di carne e di pesce.
Il cedro, che, come il limone, appartiene alla famiglia delle Rutacee, è un arbusto che raggiunge i 4 metri di altezza con foglie lunghe fino a 20 cm e fiori bianchi.
Il frutto, principalmente coltivato nel sud Itaia, è massiccio e varia molto di dimensione arrivano a pesare in alcune forme il mezzo kilo di peso. Di colorazione giallo tenue e di forma allungata, il cedro si presenta con una buccia molto spessa ed esteriormente butterata.
Proprio la buccia del cedro costituisce il 70% del frutto lasciando poco “spazio” alla polpa e al succo.
Generalizzando, il sapore del cedro è aspro, intenso e riconoscibile: succo e soprattutto scorza vengono utilizzati in una miriade di preparazioni, dall’aromatizzazione semplice alla creazione di canditi, dalla distillazione di liquori al confezionamento di di marmellate.
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