In breve
Il leasing è un contratto per l’acquisto di automobili, di abitazioni o di altri beni, in quanto rappresenta un’alternativa più flessibile per le esigenze del compratore rispetto al tipico finanziamento del mutuo.
Il contratto di leasing prevede che un soggetto (il locatore) conceda un bene in prestito ad un altro (l’utilizzatore), a fronte di un pagamento di un canone periodico.
Allo scadere del contratto di leasing, all’utilizzatore del bene sono previste più alternative: l’acquisto del bene con il pagamento del prezzo di riscatto stabilito al momento della stipulazione del contratto, il prolungamento del contratto di leasing o la restituzione del bene.
Il leasing prevede un canone iniziale molto elevato rispetto ai successivi (maxicanone iniziale) per ridurre i rischi legati all’insolvenza da parte dell’utilizzatore, ma offre la possibilità di modificare l’anticipo, il riscatto e l’importo del canone.
Inoltre, il contratto di leasing è particolarmente vantaggioso specie per quanto riguarda l’acquisto della seconda casa.
Infatti, dal momento che la durata massima del contratto è di 250 mesi, al termine di questi è possibile il riscatto della casa ad un prezzo stabilito al momento della stipula del contratto stesso, quindi presumibilmente inferiore a quello del valore dell’immobile sul mercato al momento del riscatto.
Il mutuo è una forma di finanziamento, solitamente utilizzato per l’acquisto di un’abitazione, il quale prevede il prestito di somme molto elevate e per periodi di tempo prolungati.
Dal momento che il mutuo è la forma privilegiata di finanziamento per l’acquisto della prima casa, esso gode di alcuni sgravi a livello fiscale, come ad esempio la possibilità di detrarre dalle tasse parte degli interessi che gravano sulla sua restituzione.
A seconda delle condizioni per il rimborso stabilite al momento della stipula del contratto di mutuo e riportate nel piano di ammortamento, l’importo delle rate e la loro distribuzione nel tempo può variare molto tra diversi tipi di mutuo.
Inoltre, un altro elemento che differenzia tra loro i vari contratti di mutuo è il tipo di tasso di interesse applicato, il quale può essere fisso o variabile.
Il mutuo a tasso fisso prevede il pagamento dello stesso tasso di interesse sulla somma prestata, fino all’estinzione del mutuo. Invece, il mutuo variabile prevede il pagamento degli interessi in base all’andamento dei tassi sul mercato.
Generalmente il mutuo a tasso fisso comporta meno rischi rispetto a quello variabile, con il quale si corre invece il rischio di pagare delle rate via via sempre maggiori rispetto a quelle di partenza e quindi di non riuscire a portare a termine la restituzione del mutuo.
Comments are closed.