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In breve

Il latte intero non prevede il processo di scrematura, per cui risulta più grasso, ma anche più nutriente. Il latte parzialmente scremato, invece, viene privato parzialmente dei grassi, attraverso la scrematura, che permette la separazione della porzione lipidica, cioè la panna.
Latte intero - Differenza tra latte intero e parzialmente scremato
Una goccia di latte in caduta, da Flickr.com

Il latte intero non subisce alcun trattamento per la separazione della panna, infatti preserva un elevato contenuto di grassi, solitamente superiore al 3,5%; questo fa del latte intero, rispetto a quello parzialmente scremato, un prodotto più gustoso, ma anche meno digeribile, per la presenza dei lipidi. Inoltre contiene proteine, provitamina A, B1, B12 e fosforo, grazie ai quali fortifica l’organismo e potenzia al massimo la capacità di assorbire le vitamine e i sali minerali (100 g di latte intero contengono 3,1 g di proteine, come ad esempio la  caseina e la lattalbulmina). Queste caratteristiche lo rendono il tipo di latte ideale per bambini, adolescenti e donne fra i 24 e i 45 anni, adatto anche per chi pratica molto esercizio fisico.

Latte parzialmente scremato - Differenza tra latte intero e latte parzialmente scremato
Un bicchiere di latte, da Flickr.com

Il latte parzialmente scremato contiene una percentuale di grasso compresa tra 1,5-1,8%, ovvero intermedia tra quella contenuta nel latte intero e quello totalmente scremato.
Come il latte scremato anche questo viene sottoposto al trattamento di scrematura, che serve a privarlo in parte della porzione grassa, per renderlo più magro e digeribile, tuttavia a differenza di quello scremato, la panna non viene completamente rimossa, ma solo in parte.
Si ottiene così un latte con un apporto equilibrato di grassi e altre sostanze nutritive (vitamine, proteine e minerali), che lo rendono adatto per il consumo da parte di qualsiasi individuo.

 

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