In breve
Killer è una parola anglosassone molto comune anche nel parlato comune italiano che significa assassino o omicida, cioè colui che toglie la vita a qualcuno con dolo.
Il termine killer è entrato nell’uso quotidiano di moltissime lingue grazie anche all’influenza della cultura anglosassone che ha diffuso il termine killer con pellicole cinematografiche, serie tv e canzoni.
Killer deriva direttamente dal verbo uccidere, in inglese “to kill“.
Decine sono gli esempi in cui viene utilizzato il termine killer anche al di fuori del suo principale contesto.
Ad esempio sempre più spesso si sente parlare di killer app, ossia un’applicazione o un servizio che hanno un successo tale da sbaragliare , o in questo caso “uccidere“, la concorrenza.
Un serial killer è un assassino che ritualizza l’atto di uccidere per piacere e soddisfazione personale. Di conseguenza il serial killer non si limita ad una vittima, ma continua nella sua opera di morte fino a quando non viene fermato.
Per questo il termine serial killer viene tradotto in italiano, ammesso che venga tradotto dato che è ormai entrato nell’uso comune, come assassino seriale.
Le figure dei serial killer esercitano da sempre molto fascino misto a paura: è una figura estremamente sfruttata da autori, registi ed editori per la grande presa sul pubblico.
I comportamenti meticolosi e antisociali dei serial killer, l’estrema intelligenza e la fredda capacità di calcolare, creano personaggi estremamente interessanti.
Tra i più celebri serial killer reali ricordiamo Jack lo squartatore, serial killer effettivamente vissuto nel 1888 a Londra, Unabomber, serial killer statunitense il cui vero nome era Theodore Kaczynski e che seminò
Tra i serial killer di fantasia più celebri invece ricordiamo Hannibal Lecter de Il silenzio degli innocenti e John Doe, serial killer del thriller Seven.