In breve
L’indicativo è il modo verbale che “indica” ed esprime la certezza dell’azione o del concetto del verbo.
Il verbo all’indicativo non esprime, quindi, condizioni alla sua effettiva “esecuzione” come il condizionale e non esprime, come invece fa il congiuntivo, insicurezza o imposizioni come l’imperativo.
L’indicativo si esprime in 8 tempi, 4 dei quali definiti semplici e 4 detti composti, data la necessità di essere o avere come ausiliare.
I 4 tempi semplici dell’indicativo sono (con esempi della prima persona singolare):
- presente – “io mangio”
- imperfetto – “io mangiavo”
- passato remoto – “io mangiai”
- futuro – “io mangerò”
I 4 tempi composti dell’indicativo sono invece (con esempi della prima persona singolare):
- passato prossimo – “io ho mangiato”
- trapassato prossimo – “io avevo mangiato”
- trapassato remoto – “io ebbi mangiato”
- futuro anteriore – “io avrò mangiato”
Il congiuntivo è un modo verbale che esprime diverse condizioni non certe come soggettività o insicurezza solitamente in una subordinata introdotta dalla congiunzione “che”.
Ad esempio:
- “Penso che tu dovresti comprare un’auto ibrida”
- “Ho il dubbio che questa sia la scelta migliore”
- “Temo che tu abbia fatto un errore”
In pratica il congiuntivo serve a definire situazioni nel quale il verbo non esprime la stessa certezza dell’indicativo perché il verbo descrive un’opinione, un pensiero, un timore, un dubbio o una condizione in generale non sicura.
I tempi del congiuntivo sono 4, 2 semplici e due composti:
I 2 tempi semplici del congiuntivo sono (con esempi della prima persona singolare):
- presente – “(che) io pensi”
- imperfetto – “(che) io pensassi”
I 2 tempi semplici del congiuntivo sono (con esempi della prima persona singolare):
- passato – “(che) io abbia pensato”
- trapassato – “(che) io avessi pensato”
Ulteriori approfondimenti, esempi e particolarità sul congiuntivo sono disponibili su Wikipedia.