In breve
Il termine “hacker” nasce nella seconda metà del 1900 all’interno dell’ambiente universitario del MIT, Massachusetts Institute of Technology, per definire programmatori esperti e capaci nel trovare le vulnerabilità dei software, come bug, e sfruttarli per bucare i sistemi informativi.
I moventi che spingono gli hacker a compiere questi gesti sono diversi: alcuni sono mossi da ideali di giustizia, altri di scontro con le autorità, mentre altri vogliono solo mettere in mostra le proprie capacità di fronte alla community.
In nessun caso, però, l’hacker agisce per truffare o per compiere illeciti a scopo di lucro: quella figura, che non va assolutamente confusa con l’hacker, è chiamata cracker ed è un cyber criminale a tutti gli effetti.
Le azioni degli hacker sono spesso azioni dimostrative e plateali, non di rado a sfondo goliardico e anche per questo si celano dietro pseudonimi.
Gli hacker vengono quasi sempre assunti dalle aziende di sicurezza o del settore informatico per sfruttare le loro capacità di programmazione e creatività per rendere i sistemi più sicuri eseguendo upgrade e test. Questo sia per bloccare eventuali attacchi imminenti, sia per prevenire i problemi che potrebbero nascere in futuro da bug di sistema.
Negli ambienti informatici gli hacker più importanti godono di una vera e propria fama di esperti e vengono estremamente rispettati.
In questo tipo di cultura non di rado vengono organizzate, anche dalle aziende stesse, delle competizioni aperte agli hacker con l’obiettivo di “bucare” un sistema o un programma nel minor tempo possibile. Queste competizioni sono chiamate hackathon.
Cyber criminale è il termine con il quale si fa a riferimento a malintenzionati che utilizzano sistemi informatici per compiere reati di varia natura.
Il mondo moderno grazie alla tecnologia che lo permea è sempre più interconnesso e tra errori di sistema, impreparazione degli utenti e attacchi mirati, i cyber criminali studiano continuamente nuovi modi per riuscire a mettere a segno i nuovi colpi.
I reati variano molto sia per complessità che per gravità: dalla truffa all’attacco mirato di account, dal furto d’identità a quello dei conti correnti fino ad arrivare a reati di favoreggiamento alla pedopornografia o al terrorismo.
Non è raro che gruppi e community di hacker si scaglino contro attività portate avanti da un cyber criminale, portando alla luce le prove necessarie a smascherarlo.