In breve
Il grillo è un insetto appartenente all’ordine degli Ortotteri e al gruppo dei Gryllidi, che ama gli ambienti caldi e vive nei prati e nelle radure, dove scava lunghe gallerie. Il suo corpo è tozzo, di colore bruno-verdastro lungo circa 20-25 mm e sul capo presenta delle lunghissime antenne, talvolta anche più lunghe del corpo. La struttura del corpo del grillo e la morfologia delle zampe sono modificate per permettergli di effettuare dei lunghi salti; in particolare, le zampe posteriori differiscono da quelle anteriori per i femori, lunghi e robusti, atti al salto. Per attirare la femmina, il grillo maschio emette un suono particolarmente stridulo, specialmente di notte durante l’estate, che è frutto dello sfregamento di due parti modificate delle ali anteriori ed è composto da un’unica nota ripetuta incessantemente, il cosiddetto “cri-cri“; esso può essere udito anche a notevole distanza. Le femmine percepiscono questo richiamo tramite l’organo uditivo posto sulle zampe anteriori. Circa una settimana dopo l’accoppiamento, la femmina del grillo inizia a deporre le uova. I giovani grilli vivono insieme, ma prima dell’arrivo dell’inverno ognuno scava una galleria per superare in letargo la stagione rigida. Il grillo si nutre di altri piccoli insetti e di vegetali. I grilli sono particolarmente utili in agricoltura perché eliminano molti altri organismi nocivi.
Le cavallette appartengono all’ordine degli Ortotteri e vivono tra le siepi e l’erba alta. Generalmente sono di colore verde, ma esistono anche varietà dal giallo al nero. Presentano un capo triangolare, con due lunghe antenne, utili per orientarsi nell’ambiente e per avvertire la presenza di eventuali predatori anche a grande distanza; inoltre sono sensibili al calore ed all’umidità e vengono utilizzate come organo olfattivo e del gusto. Questi insetti possiedono lunghe zampe posteriori che consentono loro di fare grandi salti nell’aria, mentre le ali anteriori risultano modificate e coprono il secondo paio di ali ripiegate a riposo sotto di esse. I maschi delle cavallette emettono un canto stridulo, che serve per corteggiare le femmine o per gareggiare con un rivale e che viene prodotto dallo sfregamento delle ali; può essere udito soprattutto nelle giornate più calde e risulta differente da un insetto all’altro. Questi animali prediligono i terreni aridi e incolti, hanno un regime alimentare esclusivamente vegetariano; depongono le uova soprattutto nel suolo e possono alternare fasi gregarie a fasi solitarie. Per questi motivi le invasioni di cavallette sono una delle più grandi calamità che possano colpire l’agricoltura.
Comments are closed.