In breve
Frattura deriva dal latino fractura, da fracto (fratto); in meccanica indica una spaccatura di un corpo solido a seguito di una forza esterna che ne vince i legami tra le molecole che lo costituiscono. Le conseguenze di una frattura dipendono dalle proprietà dell’oggetto che la subisce e quindi dal suo limite di resistenza alle sollecitazioni. Il corpo può anche nel tempo essere soggetto ad affaticamento e quindi alla diminuzione di questo limite. In campo medico, la frattura si riferisce principalmente ad un osso e presenta più classificazioni in funzione, per citarne alcune, dello stato della cute (ad es. frattura esposta o chiusa), della sede in cui avviene (ad es. epifisarie o diafisarie), della posizione delle parti (ad es. frattura composta o scomposta). Nella geologia si definisce frattura una spaccatura della crosta terrestre per mancanza di scorrimento tra le parti. Esiste anche un significato più figurativo del termine, che serve ad indicare un’interruzione nella normale esecuzione di un processo (frattura economica o politica).
Rottura (dal latino tardo ruptura, da ruptus, rotto) è, invece, un temine maggiormente utilizzato nella lingua parlata e presenta molte accezioni: oltre a significare l’atto di rompere o del rompersi, indica anche una discussione, un’interruzione dei rapporti tra due o più persone e l’apertura di un oggetto (rompere un uovo); nel linguaggio parlato, “rottura di scatole” significa scocciatura, seccatura o impiccio. È impiegato in espressioni come Avere le ossa rotte, nel senso di essere molto stanco o malconcio. Spesso può anche avere lo stesso significato di frattura ossea, ma sempre nel linguaggio informale. In campo medico la rottura indica un’interruzione di un tessuto non duro (quindi non osseo), come un tendine o un legamento. In campo marittimo, la rottura è l’interruzione di un viaggio di una nave mercantile per motivi volontari o meno, mentre nell’ippica la rottura indica il passaggio tra il trotto e il galoppo.