In breve
La fiaba è una narrazione di origine popolare, che deriva dalle storie raccontate durante impieghi comuni e automatici, come la filatura.
Questi lavori, infatti, non impiegavano particolarmente la mente, essendo fortemente automatici, e permettevano quindi di concentrarsi sul ripetere queste fiabe con esattezza e attenzione, facendo diventare quest’arte di raccontare una vera e propria tradizione.
Caratteristiche della fiaba sono la brevità del racconto e la presenza, in esso, gli avvenimenti e personaggi fantastici, come fate, orchi, giganti.
Le fiabe sono quindi principalmente votate all’intrattenimento e spesso sono state le basi per riadattamenti cinematografici o di animazione dedicati a bambini e ad adulti: celebri sono i classici Disney come La bella addormentata, Cenerentola, Biancaneve e La bella e la bestia.
La favola nasce, invece, con uno scopo completamente diverso: non vuole intrattenere, come la fiaba, ma educare. Per questo, la favola presenta sempre, al termine del racconto, una morale, più o meno esplicita.
Anche la favola è generalmente molto breve, ma i suoi protagonisti sono animali o esseri inanimati (molto spesso antropomorfizzati, cioè con caratteristiche umane quali la capacità di parlare).
Gli animali delle favole sono spesso anche simbolici e rappresentativi di stereotipi di comportamenti: la volpe è metafora di scaltrezza, un asino testardaggine e ignoranza, la tartaruga lentezza e saggezza, la lepre la velocità.
Note a livello internazionale sono le fiabe dei fratelli Grimm (Hansel e Gretel, Cappuccetto Rosso, Raperonzolo), mentre grande esponente delle favole è invece Esopo.
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