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In breve

Estorsione e rapina sono due reati differenti: l’estorsione definisce un reato commesso da qualcuno che costringe nel tempo altre persone e dietro ad una minaccia di qualche tipo a consegnare delle somme di denaro o dei beni: il pizzo è un esempio di estorsione. Invece una rapina è un furto violento eseguito con l’ausilio di armi e con un grande rischio di danni collaterali.
Il pizzo è un’estorsione

L’estorsione è un reato commesso da una persona o da un gruppo di persone che costringono altre persone con diversi metodi basati sulla minaccia a pagare una o più somme di denaro.

L’estorsione è uno dei classici modi di operare del crimine organizzato che pretende soldi dai commercianti di una zona sotto la minaccia di ritorsioni fisiche e materiali: in pratica il termine popolare “pizzo” è un sinonimo di estorsione.

Non sono solo i soldi, però, l’oggetto di possibili estorsioni: informazioni, materiali o qualunque altra merce possa avere un valore può essere estorta.

Il Codice Penale decreta che le pene da subire in caso di estorsione sono praticamente le stesse di quelle decretate in seguito ad un ricatto.

Dunque, secondo la legge, ricatto ed estorsione sono considerati come due sinonimi.

Una rapina prevede l’uso della violenza

Una rapina è un furto violento, perpetrato con forza, minacce e con l’ausilio di armi.

L’esempio di rapina per antonomasia è la rapina in banca: dei ladri organizzati entrano in un istituto di credito pretendendo, dietro minaccia armata, che gli vengano consegnati tutti i valori.

La rapina può chiaramente essere anche personale: nel fumetto Batman, per fare un altro esempio ben conosciuto che si rifà ad esperienze reali, i coniugi Wayne con il figlio Bruce vengono uccisi in una rapina sfociata in duplice omicidio.

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