In breve
Il termine “duomo” deriva dal latino “domus”, che significa letteralmente “casa”. Per questo, il duomo significa “casa di Dio” e rappresenta la chiesa più importante di una città.
Nelle città in cui si trova una sede vescovile, il duomo viene definito cattedrale, cioè chiesa dotata di “cattedra” vescovile.
In generale esiste un solo duomo per città, ma è possibile anche che ce ne siano di più, come nel caso di Caserta in cui ce ne sono due.
Il duomo rispecchia lo stile architettonico del periodo in cui è stato edificato, spesso esaltandone le caratteristiche. Uno dei duomi più famosi del nostro Paese è quello di Milano, che presenta archi a sesto acuto, guglie alte e imponenti, in pieno stile gotico.
Un altro dei duomi più famosi d’Italia è il duomo di Firenze (Cattedrale di Santa Maria del Fiore) che fa parte a tutti gli effetti del nostro patrimonio artistico e culturale ed è meta ogni anno di milioni di turisti e fedeli.
Il termine “basilica” deriva dal greco e significa “casa del re” e quindi, anche in questo caso, casa del Signore.
Nonostante ogni chiesa possa avere questo significato intrinseco, solo alcune di queste possono essere definite basiliche, in quanto l’appellativo viene riconosciuto dalla Santa Sede.
Le basiliche hanno solitamente uno stile architettonico che presenta una pianta a croce e almeno tre navate separate tra loro da colonne o pilastri sovrastati da archi a tutto sesto.
La basilica più famosa al mondo è sicuramente quella di San Pietro, in Vaticano, che con il suo porticato sembra abbracciare tutta l’omonima piazza e, idealmente, anche tutti i fedeli.
La più antica basilica è quella di San Giovanni in Laterano a Roma, che, insieme a San Pietro, San Paolo e Santa Maria Maggiore costituiscono le quattro basiliche papali maggiori di Roma, caratterizzate dalla presenza dell’altare papale e della porta santa.
Quest’ultima basilica viene aperta con un rito speciale dal Papa o da un suo incaricato solo per la durata di un anno santo.