In breve
I sostantivi direzione e verso nella lingua parlata possono indicare il senso in cui persone o cose si dirigono, la tendenza a fare qualcosa o ad essere in un determinato modo, ma presentano anche molti altri significati.
Direzione è anche un gruppo di individui che coordinano e guidano un’attività o il luogo fisico in cui lavorano; verso è usato in letteratura per indicare il rigo di una poesia e in zoologia con il significato di grido specifico di un animale.
È nell’accezione più propriamente geometrica e matematica delle due parole che ne troviamo la vera differenza tra direzione e verso: facendo riferimento alla figura, se l’oggetto O si muove di una certa distanza (es. 20 cm) in realtà può trovarsi in un punto qualsiasi dell’ideale circonferenza che ha come centro il punto di partenza e come raggio 20 cm.
Se imponiamo una direzione al movimento, l’oggetto può trovarsi in due posizioni diverse, ossia nei due punti di intersezione fra la circonferenza e la retta che stabilisce la direzione stessa. Definendo l’orientamento del movimento, ossia il verso, si limita in maniera univoca il punto di arrivo dell’oggetto.