In breve
Il desktop, che letteralmente significa “sopra il tavolo“, definisce quel tipo di computer non portatile con una struttura voluminosa e i cui componenti hardware sono organizzati all’interno di contenitori detti “case” strutturati con inviti e attacchi standard in modo da agevolare la sostituzione o il potenziamento delle schede hardware. I desktop possono raggiungere notevoli livelli di performance grazie allo spazio e alla struttura che agevolano il ricircolo dell’aria ed il corrispettivo raffreddamento delle parti sotto sforzo. L’ultima generazione di raffreddamento è quello a liquido con un vero e proprio sistema di tubi che permette lo scambio di calore tra l’interno e l’esterno del case. La non portabilità di questi computer fa si che venga creata una vera e propria postazione per il suo utilizzo, cosa non necessaria con i notebook.
I desktop hanno avuto una vastissima diffusione a partire dalla fine degli anni ’80 fino al momento in cui i laptop e i notebook non sono riusciti a raggiungere la potenza necessaria a svolgere quelle funzioni che rendono superfluo l’ingombro del case del computer desktop.
Oggi giorno sono ancora diffusi nelle aziende (sono il centro di molte postazioni da lavoro) e in molte case.
Grazie allo spazio interno e alla possibilità di upgrade, i desktop sono particolarmente indicati per i videogiocatori che possono, nel lungo periodo, mantenere alte le prestazioni del proprio computer montando elementi più potenti come schede grafiche, banchi di RAM, sistemi di raffreddamento e drive.
Da qui ha preso piede il “modding” cioè l’usanza di potenziare e abbellire il proprio case ai massimi livelli per poterlo poi mostrare agli altri.
Il notebook o laptop, è un computer portatile con uno schermo dai 13 pollici in su capace, soprattutto negli ultimi tempi, di eguagliare e non far rimpiangere le prestazioni dei desktop.
La miniaturizzazione dei componenti permette la creazione di pc sempre più sottili e più leggeri. Lo spazio angusto e l’organizzazione dei componenti però non è standard e a parte qualche elemento come i banchi di RAM, è difficile sostituire parti hardware. L’ultima vera sfida dei notebook è quella dell’autonomia (alcuni modelli ora superano le 10 ore) e dello schermo con tecnologia 3D. Sono così diffusi che in molte case hanno direttamente sostituito il desktop e in alcuni casi, date le sviluppate capacità multimediali, anche la televisione.
Per i videogiocatori che preferiscono un laptop al desktop, molte case produttrici propongono potentissimi e costosissimi notebook capaci di far impallidire i più potenti dei pc da tavolo. Le configurazioni hardware li rendono però pesanti, grossi e senza una grande durata della batteria. Inoltre, come detto in precedenza, l’upgrade degli elementi è particolarmente complesso e costoso, se non impossibile. Rimangono però portatili.
Il primo portatile in assoluto è stato il Grid Compass presentato al mercato nel 1979 mentre tra i più celebri annoveriamo la serie dell’IBM Thinkpad e la serie MacBook di Apple.
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