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In breve

Il deficit e il debito pubblico sono due indicatori estremamente importanti nell’economia di un paese, nonché strettamente correlati (all’aumentare del deficit, aumenta il debito pubblico). Infatti se il deficit pubblico rappresenta un rapporto negativo tra le spese effettuate e le entrate collezionate (disavanzo passivo), il debito pubblico è l’ammontare dei debiti che un paese ha contratto nella sua storia verso creditori che possono essere persone, enti, imprese o altri paesi.
Deficit - differenza tra deficit e debito pubblico
Il logo della Banca d’Italia.

Deficit è un termine economico che indica una situazione nella quale le spese di un’entità che fa impresa superano i ricavi.

In questo contesto, cioè nella differenza tra deficit e debito pubblico, si parla di deficit pubblico cioè del rapporto negativo tra le entrate e le uscite di un’istituzione pubblica che eroga un qualsivoglia servizio.

A livello complessivo, il deficit pubblico, o disavanzo pubblico, è quindi una situazione negativa dovuta a molteplici fattori che variano a seconda del paese nel quale lo si rileva, ma certamente ne sono causa la cattiva gestione della cosa pubblica, l’evasione fiscale, i sistemi di corruzione e le spese incontrollate.

Il deficit non viene considerato come valore a se, ma viene utilizzato dividendolo per il prodotto interno lordo (PIL), creando così  un indicatore utilizzato per comprendere l’andamento di un paese.

Nel Trattato dell’Unione Europea del 1992, conosciuto anche come Trattato di Maastricht, uno dei 5 parametri richiesti ai Paesi aderenti era di mantenere il rapporto deficit/PIL inferiore al 3%.

Il deficit/PIL italiano a fine 2011 era al 2,6 %, mentre quello della Germania all’1 %. Niente a che vedere comunque con il rapporto disavanzo pubblico/prodotto interno lordo statunitense, previsto nel 2013 toccare quota 8,5 %.

Debito pubblico - Differenza tra deficit e debito pubblico
L’andamento dei debiti pubblici nel tempo di Grecia (rosa – 144,9 %), Italia (blu – 118,4 %), Germania (rossa – 83,2 %) e Francia (arancione – 82,3 %). Da Google Public Data.

Il debito pubblico è l’ammontare del debito contratto da un paese nei confronti di creditori vari che hanno investito in titoli di stato o nel sistema monetario.

Il debito pubblico rimane quindi nella mani di creditori che possono essere di varia entità. Ad esempio persone, enti, società e anche altri paesi. Il debito pubblico italiano a fine 2011 ammontava a circa 1900 miliardi di euro, un debito di quasi 32.000 euro per cittadino.

Secondo un interessante infografica del New York Times del 1 marzo 2012 , tra i creditori esteri notiamo la Francia (511 miliardi di dollari del debito pubblico), la Germania (190 miliardi di dollari del debito pubblico) e l’Inghilterra (77 miliardi di dollari del debito pubblico).

E’ inoltre interessante notare come il debito pubblico di un paese venga calcolato mettendolo il relazione con il suo prodotto interno lordo (PIL) per comprendere la capacità ipotetica del paese di saldare il debito. Il debito pubblico italiano a novembre 2011 (dati ISTAT) copriva il 118,4 % del PIL.

Peggiore è la situazione degli Stati Uniti d’America che sulle proprie finanze vedono gravare un gigantesco debito pubblico che, a inizio 2011, ammontava a 14.195 miliardi di dollari con una crescita di circa 4 miliardi di dollari al giorno.

Secondo l’impressionante sito U.S. Debt Clock, sito che mostra in tempo reale la crescita del debito pubblico USA condividendo centinaia di altre informazioni, alle 12:30 di domenica 11 marzo 2012, il debito statunitense ammontava a 15.489.302.600.000 dollari, circa 50.000 dollari di debito per cittadino. Questo andamento ha fatto già ipotizzare un concreta possibilità di bancarotta del paese.
La Cina da sola detiene il 26 % del debito pubblico USA.

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