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In breve

Nel contesto dell’organizzazione e della classificazione delle informazioni, i criteri cronologici e gerarchici sono due tipologie distinte che vengono utilizzate per ordinare e catalogare dati ed eventi in modo efficace ed efficiente. La principale differenza tra il criterio cronologico e quello gerarchico risiede nella logica sottostante all’organizzazione delle informazioni. Il criterio cronologico ordina le informazioni in base al tempo o alla sequenza degli eventi, mentre il criterio gerarchico classifica le informazioni in base a una scala di importanza, priorità o autorità definita e accettata a priori.
Criterio cronologico - Differenza tra criterio cronologico e criterio gerarchico
Il calendario rappresenta i dati con un criterio cronologico.

Il criterio cronologico è un tipo di organizzazione delle informazioni che si basa sull’ordine temporale degli eventi o dei dati.

Questo approccio organizzativo prevede la disposizione degli elementi in base alla sequenza temporale in cui si sono verificati

Ad esempio, il criterio cronologico è un metodo molto usato per organizzare archivi contenenti documenti, articoli o eventi in ordine di data, permettendo agli utenti di seguire il susseguirsi degli eventi nel tempo.

Un altro esempio di utilizzo di criterio cronologico è creare una cronistoria di un evento o di un momento storico per fornire, con il susseguire dei momenti importanti, un quadro esaustivo degli accadimenti.

Questo criterio è particolarmente utile per tenere traccia di progressi in progetti o cambiamenti nel tempo e per analizzare trend e pattern temporali ciclici o meno.

Criterio gerarchico - Differenza tra criterio cronologico e criterio gerarchico
Un organigramma aziendale presenta i ruoli seguendo un criterio gerarchico.

Il criterio gerarchico si basa su un’ordine stabilito a priori di importanza, di priorità o di autorità delle informazioni che è importante stabilire da subito per avere riferimenti chiari di organizzazione.

Nel criterio gerarchico, le informazioni sono strutturate, appunto, seguendo una scala gerarchica, con gli elementi più rilevanti o di maggior peso posti in cima alla gerarchia e quelli meno importanti posizionati in fondo.

Classico esempio di criterio gerarchico è un organigramma aziendale, studiato per rappresenta una struttura gerarchica che illustra i rapporti di autorità, collaborazione e responsabilità all’interno di un’organizzazione.

Il criterio gerarchico torna utile per stabilire relazioni di dipendenza o subordinazione tra le informazioni e per facilitare la navigazione e la comprensione delle complessità di un sistema.

Un esempio più originale dell’utilizzo di questo tipo di criterio può essere la presentazione delle più importanti scoperte mediche del ‘900 per impatto sulla popolazione: in questo caso le scoperte non saranno presentate seguendo il criterio cronologico, bensì quello gerarchico.

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