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In breve

Bit e byte sono entrambi delle unità di misura del codice binario, ma si differenziano per il fatto che il bit ne è l’unità fondamentale (formato quindi da 0 o 1), mentre il byte è un raggruppamento di 8 bit ed è più utilizzato in campo informatico. Sono importanti non solo per valutare la capienza di memorizzazione di un supporto informatico, ma anche per misurare la capacità di trasmissione dati tra due dispositivi.
Bit - Differenza tra bit e byte
Anche i banchi di RAM vengono misurati in multipli di bit

Un elaboratore, in maniera semplicistica, basa il suo funzionamento sulla trasformazione secondo il codice binario delle informazioni in input in segnali elettrici: i valori di questi ultimi possono essere solo due, 0 o 1, che indicano rispettivamente una bassa o nulla (0-1 volt) e un’alta (2-5 volt) tensione elettrica.

Il Bit (dall’inglese BInary digiT) è una cifra binaria, quindi 0 o 1, cui possono essere attribuiti vari significati, come ad esempio spento e acceso o falso e vero.

Il bit può anche indicare la quantità più piccola possibile dell’informazione in un elaboratore (dall’inglese Binary Information Unit).

Solitamente i bit vengono uniti in gruppi, formati da un numero di stringhe secondo una potenza binaria (2^n); uno dei più noti raggruppamenti è il byte, ossia un insieme di 8 bit, che può assumere 2^8 valori possibili (256).

I termini 32 bit e 64 bit riferiti ad esempio al sistema operativo Windows indicano due differenti tipologie di gestione delle informazioni da parte del processore presente nel computer: in pratica, rispecchia ad esempio la dimensione dei registri interni del microprocessore (CPU) e la quantità di memoria RAM massima utilizzabile dal sistema.

Byte - Differenza tra bit e byte
Un hard disk da 1 terabyte contiene 8.796.093.302.400 bit

Il byte (nato dalla fusione e assonanza dei termini inglesi bite, morso, e bit) è l’unità di misura fondamentale nell’informatica ed è stato inizialmente utilizzato per definire i singoli caratteri in un testo.

È ampiamente utilizzato ad esempio nella definizione del “peso” di un file o della capacità della memoria di un computer.

Per una connessione ADSL è importante comprendere se il gestore indica una velocità massima di download espresso in Mbps (Mb al secondo) o MBps (MB al secondo): se ad esempio è pari a 8Mbps, corrisponderà a 1MBps.

Il bit viene indicato con b (minuscola) e possono essere ad esso associate le tipiche abbreviazioni presenti nel sistema decimale (ad esempio, 1Kb).

Il byte, invece, è abbreviato utilizzando la lettera B (maiuscola) e anche ad esso possono essere uniti prefissi come kilo, mega, giga etc.

Sia per bit che per byte è necessario sottolineare il fatto che nel sistema binario le abbreviazioni corrispondono solo in maniera approssimata a quelle in uso nel sistema decimale: il termine kilobyte ad esempio si dovrebbe riferire a 1024 byte, ossia 2^10, e non a 1000 come succederebbe ad esempio nel caso del kilometro (=1000 metri).

Per evitare questo fraintendimento, la Commissione Elettrotecnica Internazionale ha introdotto dei prefissi specifici per multipli binari: ad esempio, il kibi (abbreviato in Ki, con fattore 2^10) sarebbe l’equivalente “concettuale” del kilo del sistema decimale, mentre il mebi (Mi, 2^20) lo è del mega.

Spesso però i due sistemi continuano ad essere confusi, in maniera più o meno consapevole, anche perché i prefissi binari non sono entrati nell’uso comune.

Nella scelta di hard disk, RAM, penne USB etc., è necessario capire se il sistema di riferimento utilizzato dal produttore è decimale o binario, perché se un hard disk è ad esempio da 1TB in sistema decimale (quindi 1.000.000.000.000 byte), una volta connesso al proprio computer verrà identificato (in sistema binario) come pari a 931GB (o, in maniera più appropriata ma meno usata, 931 GiB), con una differenza di ben 69GB.

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