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In breve

L’artrite è un fenomeno infiammatorio che colpisce le articolazioni e i loro tessuti (tendini, legamenti) e comporta sensazione di calore e gonfiore. Esistono diversi tipi di artriti e si verificano spesso sotto forma di malattie reumatiche abbastanza gravi. Invece l’artrosi non è una malattia infiammatoria, ma una forma degenerativa cronica, spesso dolorosa, che colpisce anch’essa le articolazioni; si parla di artrosi o artropatia quando riguarda le cartilagini, mentre di osteoartrosi quando sono interessati anche i tessuti ossei. Essa comporta sintomi e deformità meno gravi rispetto ad altre malattie reumatiche.
Artrite - Differenza tra artrite e artrosi
L'artite colpisce solitamente le articolazioni in modo simmetrico, da Flickr.com

Il termine artrite significa letteralmente “articolazione dolorante“, essa infatti indica un’infiammazione articolare, in cui rientrano più di cento forme diverse. I sintomi che caratterizzano tutte le varie forme di artrite possono manifestarsi a diversi livelli: a livello fisico, con infiammazioni a livello articolare e a carico del tessuto sinoviale (il rivestimento delle articolazioni incaricato di produrre il liquido necessario alla lubrificazione delle giunture ossee), frequentemente accompagnata da gonfiori, tumefazione, arrossamenti, rigidità, aumento della temperatura e dolori che comportano perdita della capacità motoria; in alcuni casi può causare stanchezzafebbreanemia. Questi sintomi comportano rischi elevati associati a una ridotta mobilità (malattie cardiovascolari, diabete, alta pressione, sovrappeso e obesità). Dal punto di vista psicologico comportano stress, depressione, rabbia, ansia, senso di impotenza e mancanza di autocontrollo, mentre da quello sociale tendenza all’isolamento, difficoltà nel lavoro e a scuola e problemi sessuali. Le cause possono essere di origine metabolica, traumatica, infettiva, autoimmune, idiopatica. Milioni gli individui soffrono di questa patologia, che può colpire qualsiasi fascia d’età. Le artriti fanno parte della più ampia categoria delle malattie reumatiche e le più diffuse sono le osteoartriti, causa lesioni alle cartilagini e conseguentemente comporta un contatto diretto tra le ossa nelle articolazioni; si manifesta su mani, collo, fondoschiena e sulle articolazioni su cui si scarica il peso del corpo, come le ginocchia, i fianchi e i piedi. L’artrite reumatoide, che colpisce più spesso le donne tra i 40 e i 60 anni di età, ma che può anche colpire i bambini (l’artrite giovanile); essa interessa le articolazioni ma anche i tessuti epidermici, polmonari, oculari e i vasi sanguigni ed è una malattia autoimmune che si manifesta solitamente in modo simmetrico nei vari organi (entrambe le mani o entrambe le ginocchia). La gotta, si manifesta con dolore improvviso e molto intenso e infiammazione e ingrossamento delle articolazioni ed è dovuta all’accumulo di cristalli di acido urico nei tessuti connettivi che si trovano nelle articolazioni. La fibromialgia è una malattia cronica che causa dolori in tutti i tessuti che supportano ossa e articolazioni; i dolori e l’irrigidimento si manifestano nei muscoli e nei tendini, soprattutto sul collo, colonna vertebrale, spalle e fianchi. Il lupus sistemico eritematoso, una malattia autoimmune che comporta infiammazione di articolazioni, pelle, reni, cuore, polmoni, vasi sanguigni e cervello.Vi sono poi forme che colpiscono i tessuti e organi interni e che possono causare disabilità soprattutto nelle persone più anziane. Fra queste ritroviamo scleroderma, spondiloartropatie, artrite infettiva, polimialgia reumatica, polimiositi, artrite psoriasica, borsiti e tendiniti. Spesso l’artrite viene confusa o associata con l’artrosi, che è però una malattia ben diversa che colpisce i condrociti, le cellule che costituisce la cartilagine e che, nonostante abbia una componente infiammatoria non è una malattia infiammatoria.

Artrosi - Differenza tra artrite e artrosi
L'artrosi colpisce con più frequenza le donne anziane, da Flickr.com

L’artrosi (o osteoartrosi) è una malattia cronica degenerativa delle cartilagini articolari, con interessamento secondario di osso, sinovia e capsula. Essa non è necessariamente legata all’età, ma colpisce soprattutto i soggetti anziani, poiché risulta l’esito naturale dell’usura sulle articolazioni provocate dal passare del tempo e prevalentemente quelli di sesso femminile. È causata dal progressivo assottigliamento della cartilagine che riveste i capi ossei delle articolazioni. Il deterioramento della cartilagine, provocando un crescente attrito tra le ossa dell’articolazione, produce la formazione degli osteofiti, ovvero degli “speroni ossei”, che causano un irrigidimento progressivo dell’articolazione, fino all’immobilità completa. Normalmente l’artrosi colpisce le articolazioni maggiormente sollecitate come ginocchia, anche, spalle, mani, piedi e colonna vertebrale. I sintomi dell’artrosi sono essenzialmente locali e compaiono tardivamente rispetto all’inizio dalla malattia e hanno un andamento oscillante nel corso della giornata: comportano forte dolore, accompagnato da deformazione osseatumefazione articolare, e progressiva limitazione del movimento e affaticamento. Esistono due tipologie di artrosi, quella primaria e quella secondaria: l’artrosi primaria è causata da fattori genetici (idiopatica) e si manifesta con i noduli di Heberden, soprattutto nelle donne e negli anziani oltre i 65 anni. Può essere localizzata o generalizzata e viene ulteriormente suddivisa in base alla localizzazione anatomica: l’artrosi può colpire qualsiasi articolazione: ginocchia, spalle, anche, piccole articolazioni delle mani (in particolare le interfalangee distali e la carpo-metacarpale del primo dito), i tratti cervicale e lombare della colonna vertebrale, e i dischi intervertebrali, mentre meno spesso sono colpite le interfalangee prossimali, le articolazioni del piede e raramente i polsi. La forma generalizzata prevede l’interessamento di almeno tre delle articolazioni sopra citate. L’artrosi secondaria è legata a fenomeni esterni, quali traumi, interventi chirurgici o malattie reumatiche che possono degenerare, quindi non è legata a fattori di età. Essa viene suddivisa in base ai fattori eziologici o alle malattie ad essa associate; vi sono infatti molte condizioni genetiche, traumatiche, metaboliche, endocrine e infettive che possono portare a quadri di artrosi secondaria. Tale forma può interessare interessate diverse sedi articolari in rapporto a fattori causali differenti (ginocchio varo, sublussazione congenita dell’anca, ecc.). Un caso particolare è costituito della discoartrosi, denominata anche artrosi del rachide.

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