In breve
Il termine cocomero è quello utilizzato maggiormente dai botanici e deriva dalla parola latina “Cucumis citrullus”. Indica la pianta e il frutto di una specie della famiglia delle Cucurbitaceae, originariamente proveniente dall’Africa tropicale.
Il nome cocomero è usato maggiormente nell’Italia centrale e meridionale anche se in quest’ultimo caso, è altresì il termine melone d’acqua.
Il frutto di questa pianta può avere una forma tondeggiante o allungata, la buccia dal verde scuro al verde chiaro, la polpa rossa e delle dimensioni variabili.
Caratteristici dell’anguria o cocomero sono i semi neri all’interno della polpa a forma di goccia.
La parola anguria risale al tardo greco “angurion” (che indicava proprio il cetriolo); l’uso del termine risale al VI secolo d.C. circa durante la dominazione bizantina e successivamente si è diffuso in tutta l’Italia settentrionale attraverso l’Esarcato di Ravenna.
Come pianta e come frutto l’anguria appartiene sempre alla specie rampicante della famiglia delle Cucurbitaceae proveniente dall’Africa tropicale.
L’anguria è una pianta erbacea annuale monoica, con foglie grandi e pelose con tre lobi di colore verde grigiastro, frutto voluminoso rotondo oppure ovale.
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