In breve
Un angolo si dice concavo quando il prolungamento dei lati che lo definiscono “cade” all’interno dell’angolo stesso.
Semplificando, due semirette che condividono l’origine formano sempre un angolo concavo e un angolo convesso tra di loro “esplementari” cioè che formano, se sommati, un angolo di 360°.
Se l’angolo in questione è piatto i prolungamenti dei lati si sovrappongono ai lati opposti non definendo né un angolo concavo, né un angolo convesso.
L’angolo giro, invece, è un caso limite di angolo convesso. Infatti i prolungamenti dei lati, anche se si sovrappongono, sono interni all’angolo.
Se un poligono ha almeno un angolo interno concavo è definito poligono concavo e può essere solamente un poligono irregolare.
Un angolo si dice, invece, convesso dal momento in cui il prolungamento dei lati che lo definiscono “cade” al di fuori dell’angolo stesso.
L’angolo nullo è il caso limite di angolo convesso in quanto le continuazioni dei lati, anche se sovrapposti, non sono contenuti nell’angolo.
E’ importante non confondere gli angoli concavi e convessi con gli angoli acuti e ottusi anche se possiamo asserire, per corollario, che se un angolo ottuso potrebbe essere concavo o convesso, un angolo acuto può essere solo convesso e mai concavo.
Tutti i poligoni regolari, per definizione, hanno tutti gli angoli interni convessi.