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In breve

Emozioni e sentimenti si manifestano come degli stati di attivazione psicologica e fisiologica, in risposta ad un cambiamento nel proprio ambiente fisico, sociale o mentale. Secondo i neuroscienziati, le emozioni possono essere descritte come l’insieme delle risposte pubblicamente osservabili, in seguito all’attivazione di un determinato stato corporeo connesso a determinate immagini mentali; i sentimenti invece si riferiscono all’esperienza da parte dell’individuo di tali cambiamenti, quindi all’esperienza privata delle emozioni. Inoltre le emozioni, in quanto manifestazioni “pubbliche” sono degli stati di breve durata e transitori, mentre i sentimenti possono rimanere attivi per un periodo più lungo.
Emozione - Differenza tra emozione e sentimento
La tristezza è espressione di un’emozione negativa.

Secondo la prospettiva neuroscientifica, le emozioni sono un insieme di cambiamenti nello stato corporeo indotti dal cervello, in risposta ai contenuti dei pensieri relativi ad una specifica entità o ad un particolare evento nell’ambiente dell’individuo.

I processi psicologici e fisiologici interagiscono, dando vita ad esperienze soggettive, mutamenti corporei e tendenze comportamentali.

Secondo lo psicologo Paul Ekman nell’individuo sono presenti sin dalla nascita delle emozioni di base quali gioia, tristezza, rabbia, paura, vergogna e disgusto.

La presenza di queste emozioni in individui appartenenti a culture diverse tra loro è stata rilevata attraverso l’analisi  delle espressioni facciali: si è così notato che a variare non è l’emozione in sé, ma il contesto e l’intesità della sua espressione a seconda delle diverse norme sociali.

Le emozioni pervadono ogni aspetto della vita degli individui ed influenzano in modo non indifferente anche gli aspetti cognitivi della mente.

Per fare un esempio, le emozioni incidono sulla memoria: numerose ricerche hanno evidenziato che in fase di recupero dell’informazione dalla memoria, avere uno stato emotivo congruente a quello presente al momento della memorizzazione dello stesso materiale può favorire il ricordo.

I sentimenti sono parte integrante della vita degli esseri umani.

I sentimenti indicano l’esperienza privata che ogni individuo ha nel momento in cui sperimenta un’emozione. In inglese il termine “feeling” rende meglio l’idea di “sentire l’emozione”.

Secondo il neuroscienziato Antonio Damasio, l’organismo interagisce con l’ambiente non solo con il cervello, ma con l’intero corpo, del quale ci rende coscienti attraverso l’esperienza emotiva.

I sentimenti non sono osservabili in un altra persona, infatti è possibile solo percepire i nostri stati emozionali e tentare di dare loro un significato a livello consapevole.

Sin dall’antichità gli uomini si sono interessati ai sentimenti ed è partire dall’opera di Cartesio, con la distinzione tra “res cogitans” e “res extensa”, che essi hanno assunto un’importanza specifica rispetto alle funzioni corporee.

Successivamente, i sentimenti sono stati prima denigrati con l’avvento della rivoluzione industriale e del capitalismo, poi hanno conosciuto una nuova forza espressiva durante il Romanticismo e agli inizi del XX sec. con la nascita della Psicoanalisi Freudiana.

I sentimenti e, più in generale, la capacità dell’individuo di riflettere su di essi, sono indice della maturità psichica e affettiva del soggetto.

In anni più recenti, i sentimenti sono divenuti oggetto di interesse e di studio da parte delle neuroscienze, le quali affiancano alle conoscenze psicologiche le indagini anatomo-fisiologiche del sistema nervoso.

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